Recentemente abbiamo potuto leggere su tutte le testate giornalistiche dello scandalo ormai denominato “Mafia Roma Capitale“. Maggiormente, qualche intrepido giornalista, si è voluto avventurare, forte probabilmente di aver avuto la fortuna di leggere qualche verbale, o chissà quale “soffiata”, sull’utilizzo da parte della presunta organizzazione criminale, di appari “jammer” e schede intestate a terzi, al fine di deviare l’indagini.
Tanto i primi, i così detti jammer, vengono apostrofati come NON funzionanti, per lo sviamento delle indagini svolte dalle autorità preposte. Noi ovviamente non abbiamo nessuna “carta” in mano, come non abbiamo nessuna “soffiata”, quindi ci limitiamo, per quanto possa essere attendibile, di rispondere al quesito di maggiore interesse; come è stato possibile intercettare i soggetti anche quando avevano il jammer acceso?
La risposta è più semplice e scontata di quanto si possa pensare, già visitando e leggendo le nostre precedenti news, nello specifico “Quale Jammer scegliere“, si riesce a dare una risposta a tutto, ma ci teniamo a precisare nuovamente, di seguito vi spieghiamo nel dettaglio:
Per poter mettere al sicuro un ambiente, è NECESSARIO DISPORRE DI PIU’ DI UN JAMMER e non solo.
Le frequenze utilizzate dalle microspie sono ampie, NON esiste nessun jammer al mondo tascabile in grado di annullarle tutte. Concettualmente, è un po’ come avere una stanza con un numero ipotetico di 10 porte, chiuderne 1 o 2 non precludono l’apertura delle rimanenti.
I jammer tascabili, parliamo dei migliori, inibiscono le frequenze dei cellulari e al massimo della rete WiFi 2.4GHz o GPS. Lasciano aperte le “porte” per tutte le microspie radio VHF – UHF, o magari microspie a frequenze radio alte e perché no, direzionali a puntamento laser o più semplicemente microspie con registrazione diretta a MicroSD, i quali, quest’ultimi due, non possono essere inibiti con nessun jammer!
Morale della favola, il dispositivo acquistato NON poteva essere sufficiente a rendere un ambiente sicuro.
Per poter rendere un ambiente sicuro bisogna per lo meno andare a coprire TUTTE le frequenze VHF UHF, cellulari, radio alte e mediante altre apparecchiature come, generatori di rumore biancovolti a tutelare le conversazioni da eventuali registratori e/o direzionali. Questa è l’unica spiegazione tecnica, il resto sono solo chiacchiere da bar o scritti di “giornalai” pagati da terzi.
Come in ogni indagine, la maggior parte delle intercettazioni effettuate sono telefoniche. Le schede, anche intestate a terze persone, NON sono sicure. Ci sono svariati metodi per poterle intercettare ed addebitare all’utente finale. Gli unici sistemi sicuri sono i cellulari criptati, dove le conversazioni NON possono essere né ascoltate e né compaiono su nessun tabulato.
Questa non vuole essere una “guida al delinquente”, ma precisare e dire la verità sui fatti ci sembra più che opportuno.
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