“One small step for a man, one giant leap for mankind”, tradotto per chi ancora non l’avesse capito, “un piccolo passo per l’uomo un grande passo per l’umanità”.
Cosa fa il “Hacking Team”?
Così ci sentiamo di definire l’attacco subito da Hacking Team, nota società di “sicurezza” di Milano, la quale nel corso degli anni, fu causa di innumerevoli intercettazioni “illegali” moralmente, visto che legalmente venivano acconsentite da molti enti governativi mondiali.
Ma chi intercettavano? Terroristi? Criminali? No, semplicemente più persone possibili, senza curarsi della privacy altrui, scavalcando ogni diritto che un utente e persona fisica dovrebbe possedere indiscutibilmente.
Ma veniamo al punto, perché intercettare più persone possibili, che scopo ha intercettare il ragazzo minorenne o il padre di famiglia? Perché il futuro è roseo di ricatti. Chi realmente ci comanda, vuole accrescere la sua posizione, non permettendo a nessuno d’ostacolare i suoi progetti.
Tradotto in termini più semplici, presumendo che, un onesto cittadino si voglia candidare in politica e riesca grazie al suo carisma, ad ottenere risultati importanti, può rivelarsi una scheggia impazzita. Le soluzioni sono due: la prima è quella di eliminare fisicamente la persona onesta, ma ciò, storia insegna, crea unicamente dei martiri. Soluzione alternativa è screditare la persona onesta. Ma come fare?
In passato si usava far seguire le persone scomode, alla ricerca nella loro vita privata, di eventuali amanti o, come si suol dire, “scheletri negli armadi”. Non sempre tali ricerche finivano bene, era molto più complicato scovare nella vita privata, di quanto invece non sia semplice ora, grazie alla tecnologia.
Grazie a dei software installati su smartphone ad esempio, è possibile monitorare chiamate, messaggi di testo, whatsapp, Skype, Viber, localizzazione, navigazione internet, programmare l’ascolto ambientale, etc. Sfido chiunque, anche la persona più onesta al mondo, che non abbia mai detto o fatto nulla di compromettente. Ma attenzione, il compromettente, non necessariamente implica fatti da reato, anche una situazione amorosa extraconiugale, o più semplicemente una frase detta su un argomento di cronaca, piuttosto che politico, può cambiare radicalmente l’opinione pubblica.
Ovvio è che, l’esempio fatto è il più remoto magari, ma anche manager, imprenditori etc, possono diventare burattini al servizio di chissà chi.
La domanda più comune è: esiste un modo per difendersi dai software spia installati sui smartphone?
Ci sono delle accortezze da seguire periodicamente e senza superficialità:
- Installare un software criptato per le comunicazioni e farlo installare ovviamente anche al ricevente;
Inserire un codice di sblocco e cambiarlo periodicamente; - Non aprire MAI le e-mail da utenti sconosciuti, specie se vi sono allegati (sistema utilizzato da Hacking Team e non solo);
- Non accettare MAI amicizie da facebook o qualsiasi altro social network se non si conosce la persona;
- Non lasciare MAI incustodito il proprio smartphone;
- Ove aveste dei dubbi, ripristinare le impostazioni di fabbrica.
Eseguendo queste procedure, sarà molto più difficile per chiunque riuscire ad ascoltare le vostre conversazioni e le vostre attività. Ancor meglio sarebbe, utilizzare lo smartphone distruggendo i microfoni interni (così non si potrebbe effettuare l’ascolto ambientale), si può ugualmente utilizzare il cellulare mediante le apposite cuffie con microfono.
Concludiamo dicendo che, le intercettazioni sono uno strumento giusto ove si utilizzassero unicamente per anti terrorismo e per contrastare la criminalità organizzata. Non può essere uno strumento volto a spiare il libero cittadino, perché in tal caso, i criminali solo gli intercettatori e non gli intercettati!
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