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Diritto alla privacy minacciata dalla scusa mafia – terrorismo

Sono millenni che l’umanità combatte in ogni angolo del mondo per la libertà ed il diritto sacrosanto si non essere oppresso da tiranni, regimi e finte democrazie.

Non vi è stato al mondo del passato, ancora più di oggi, che non abbia tentato o sia riuscito ad ottenere informazioni dei propri cittadini.

Difficile è non rammentare l’oppressione subita dal popolo cubano o da quello tedesco nella Germania dell’est, dove le spie alberavano ad ogni angolo.

Due contesti storici e memorabili, ma tutt’altro che unici ed insoliti. In passato i limiti tecnologici non aiutavano in maniera significativa, se non per casi eccezionali di spionaggio tra governi capitalisti e comunisti, con l’avvento delle sempre più innovative microspie.

Molto differente è la situazione odierna, dove lo spionaggio di è ampliato e ramificato, non solo nei paesi meno propensi ai diritti umani, ma anche e forse soprattutto nei paesi occidentali, luoghi da sempre portavoce di diritti umani, sulla carta e meno sulla pratica si direbbe.

Troppo appetibile è la posta in palio, giorno dopo giorno la tecnologia offre nuove opportunità che i governi e società private di certo sanno cogliere in breve e più elementari quanto fondamentali diritti che ognuno di noi ha.

La tematica è complessa quanto spudorata è la sfacciataggine con la quale cercano i governi specialmente di giustificarla e motivarla, ma come si sa anche il peggiore assassino ha una giustificazione per il crimine commesso.

Negli ultimo 20 anni il mondo è radicalmente cambiato di pari passo con il progresso tecnologico esponenziale, telecamere ad alta definizione sono state installate in ogni angolo delle più moderne ed occidentali città, microspie e microcamere, oltre che localizzazioni GPS vengono ora usati non solo per lo spionaggio militare, ma sono praticamente tra di noi, per noi.

Ovviamente il progresso si è presentato con l’avvento di due nuovi sistemi di comunicazione, il primo è lo smartphone. Che non è un comune telefono come erroneamente viene chiamato, il secondo sono i social network.

Con I telefoni cellulari gli unici dati estraporabili erano quattro:

  • Chiamate;
  • SMS;
  • Tabulati Telefonici;
  • Geocalizzazione tramite BTS.

Diverso e non paragonabile è il confronto con gli smartphone, dove i dati estraporabili sono di gran lunga maggiori e di più efficacia, comprendendo ovviamente anche quelli sopra elencati, ne citiamo altri:

  • Chat di qualsiasi App di messaggistica;
  • Foto, video e memo vocali;
  • Navigazione Internet;
  • Note;
  • Appuntamenti tramite il calendario;
  • Rubrica telefonica più ampia;
  • Ascolto ambientale;
  • Geolocalizzazione tramite GPS.

Lo smartphone ha stravolto completamente il rapporto limitato che avevamo in precedenza con i cellulari, dandoci la possibilità di inserire tutta la nostra vita privata e lavorativa. 

Mentre le funzioni avanzavano imperterrite, la sicurezza di certo non ha tenuto il passo perlopiù volutamente, E Google Alphabet con Android è la prima responsabile.

Nessuno dovrebbe avere accesso se non il legittimo proprietario, diversamente affideremo la nostra vista e non solo ad Altri, che ricordiamoci non sono macchine con filtri e sentimenti, ma persone piene di difetti come tutti noi. 

La risposta a questa tematica più comune è quella di affermare che non si ha nulla da nascondere, ovviamente basti immaginare di dover fornire il codice di sblocco alla propria moglie/ marito per far crollare il 50% di loro, l’altro 50% di chi risponde già ce l’ha è perché possiede un secondo smartphone.

Aver accesso ai vostri dati non mette a repentaglio minimamente la vostra relazione sentimentale, ma anche lavorativa, dando vantaggio ad altri nel sapere i vostri progetti e strategie, nonché si da l’opportunità infrangere l’immaginazione e la reputazione di ognuno di noi.

Immaginate le conseguenze alle pubblicazione mirate o indistinta di una vostra chat compromettente, costa sareste disposti a fare per evitarlo? Cosa accadrebbe se non riusciste a fermarlo? Le tematica è ancora più preoccupante se si pensa che ogni dato viene salvato e tirato fuori all’occorrenza, anche a distanza di anni una nota, una foto, un video ed un qualsiasi dato potrebbe condizionarvi la vita. Quando si mette a fuoco lucidamente la situazione è inevitabile preoccuparsi, ma non è tutto, difatti mediante Trojan, comunemente chiamati captatori informatici, è possibile non solo acquisire dati, ma anche inserirli, come si fa per un qualsiasi dispositivo controllato da remoto, Tradotto, è possibile inserire un dato compromettente a vostra insaputa, che poi all’occorrenza potrà essere usato contro di voi.

Il terrorismo, le mafie e le criminalità organizzatesi passano e devono combattere in altre maniere, come effettivamente già avviene da sempre, si possono utilizzare come cavalli di Troia per poi intercettare un popolo intero.

In Italia, non è pensabile che si intercetti 3 volte di più che negli USA, che di certo non sono i campioni in termini di privacy e neanche medaglie d’oro per la sicurezza, visti i crimini di gran lunga più diffusi e gravi rispetto ai nostri.

Ci quando ci saranno continueremo imperterriti e irriducibilmente a sollevare la problematica offrendo soluzioni valide per contrastare l’abuso che noi tutti subiamo, un popolo minore quando viene infranta la sua libertà personale, di pensiero e di privacy, questo ci distingue dalle macchine e dalle pecore; persone, mai numeri.

Alessandro Telich

General Manager of Imperial Eagle

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